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Tag: collutorio

Come usare lo scovolino con l’apparecchio

Chi porta apparecchi ortodontici sa bene che curare la propria igiene orale risulta un po’ più difficoltoso. Tuttavia ci sono alcuni semplici regole da seguire per ottenere una pulizia efficace e non andare incontro a spiacevoli mal di denti.
Chi invece porta l’apparecchio fisso deve pulirlo dopo i pasti con molta cura.

Una volta rimossi gli elastici e le parti rimovibili, va spazzolato con cura utilizzando lo spazzolino ortodontico, oppure tenendo lo spazzolino, meglio se con setole morbide, con un angolo di 45 gradi e passandolo attorno ai fili e ai perni, per poi passare alla parte superiore e inferiore dei ganci, rimuovendo placca e residui di cibo.

Una volta raggiunti anche i denti posteriori con lo spazzolino, è necessario spazzolare ogni singolo dente, partendo dalla gengiva e andando verso l’estremità, quindi la lingua e tutto il cavo orale, compiendo movimenti circolari per circa 10 secondi.

Oltre allo spazzolino, andrebbe passato il filo interdentale tra gli spazi interdentali almeno una volta al giorno, risciacquando con acqua o utilizzando un collutorio rinfrescante e battericida.

Rischi di una scarsa igiene orale

Chi porta l’apparecchio, soprattutto i bambini, deve imparare a curare con maggiore attenzione la sua igiene dentale, perché la sua presenza rende più difficoltosa la normale pulizia e facilita l’insorgere di disturbi del cavo orale.

Trascurare la pulizia dei denti per un lungo periodo, lasciando che la placca batterica si accumuli vicino ai denti e alle gengive, espone al rischio di accumulo di tartaro e alla formazione di tasche gengivali, che poi conducono a patologie dentali più gravi come carie, gengiviti e parodontiti.

Una malattia dentale e gengivale mal curata, oltre a rovinare lo smalto dei denti, nel peggiore dei casi può portare alla perdita dei denti, obbligando a ricorrere a interventi di chirurgia parodontale o a impianti.

Se siete in cerca di rimedi naturali per pulire il vostro apparecchio ortodontico, ci sono molte soluzioni a cui potete affidarvi. C’è chi in casi di emergenza disinfetta il proprio apparecchio con l’aceto, mentre molti sfruttano le proprietà e la versatilità del bicarbonato di sodio.

Potete infatti usarlo per pulire il vostro apparecchio mobile o una protesi dentaria dopo averne sciolto due cucchiaini in un bicchiere di acqua calda, oppure una volta a settimana potete mettere un po’ di bicarbonato sul vostro spazzolino per usarlo sulla superficie dei denti in alternativa al dentifricio, magari aggiungendo qualche goccia di olio essenziale alla menta per migliorare il sapore e non dare fastidio a chi soffre di denti sensibili.

Alitosi cause e rimedi :

L’alitosi, che non è altro che alito cattivo, è una condizione molto spiacevole che può provocare disagio nella persona, in particolare nei rapporti sociali. In molto casi, per fortuna, le cause dell’alitosi si rivelano semplici da individuare e contrastare.

In questo articolo troverete qualche consiglio per avere sempre un alito fresco.

1. Prenditi cura della tua igiene orale

Sovente la causa dell’alitosi si ritrova in un’igiene orale non abbastanza accurata.

Per un’igiene impeccabile contro l’alitosi è molto importante:

  • sottoporsi a detartrasi almeno due volte all’anno o seguendo le indicazioni del tuo dentista.
  • assicurarsi di lavare i denti dopo ogni pasto senza dimenticarsi di pulire la lingua (con lo spazzolino o con uno strumento apposito) e di usare il filo interdentale almeno una volta al giorno.
  • utilizzare un collutorio, ma senza farne uso smodato. Se contiene oli essenziali, questi aiutano a contrastare i cattivi odori, ma hanno proprietà astringenti che, in caso di abuso, potrebbero seccare il cavo orale.

2. Fai attenzione all’alimentazione

  • Cercare di evitare i cibi troppo speziati, difficilmente digeribili o famosi per il loro effetto negativo sull’alito (come aglio e cipolla).
  • Mangiare molta verdura cruda, come sedano e finocchio, che aiuta a rinfrescare la bocca e a produrre saliva. La saliva è infatti la naturale difesa della nostra bocca contro batteri e cattivi odori.
  • Non dimenticare di bere molto e spesso: l’acqua aiuta a ripulire la bocca dai residui di cibo e dai batteri, oltre a mantenerla adeguatamente idratata.

3. Applica le abitudini per un alito fresco

È meglio evitare fumo e alcool per quanto possibile, in quanto favoriscono la secchezza delle fauci e sono nemici dell’alito.

Non bisogna esagerare con il caffè poiché la sua acidità facilita la riproduzione dei batteri che causano il cattivo odore.

4. Prova alcuni rimedi naturali contro l’alitosi

chiodi di garofano sono perfetti per profumare l’alito: prova a masticarne uno all’occorrenza. Si può anche preparare un infuso da usare come collutorio.

Le tisane possono rivelarsi un valido aiuto, ad esempio al finocchio, all’anice o allo zenzero.

Si può provare anche a sciacquare la bocca con qualche goccia di olio essenziale diluita in un bicchiere d’acqua: scegli un olio con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie o depurative, come tea tree, salvia, mirra o bergamotto.

PARODONTITE (O “PIORREA”)

Cos’è? La parodontite, detta anche piorrea, è una malattia infiammatoria che colpisce i tessuti di supporto del dente come la gengiva, l’osso e il legamento parodontale. Si tratta del secondo e più grave stadio del disturbo gengivale. La parodontite è irreversibile e può portare alla perdita permanente dei denti. Richiede un trattamento odontoiatrico, medico o chirurgico.

Da cosa è provocata? La parodontite può svilupparsi quando la gengivite non viene trattata. È provocata dall’accumulo della placca batterica al di sopra e al di sotto del bordo gengivale (l’area in cui la gengiva incontra il dente). Ciò può portare l’osso e gli altri tessuti che sostengono i denti a subire danni irreversibili. Questi danni ai tessuti possono provocare la separazione delle gengive dai denti, creando piccoli spazi o “tasche”, in cui può svilupparsi più placca e possono svilupparsi infezioni. Man mano che la condizione peggiora, l’osso inizia a erodersi. Se non viene trattata, alla fine questa condizione provoca instabilità dei denti che o cadono da sé o devono essere tolti dal dentista.

Quali sono i sintomi? Tra i segni da tenere sotto controllo ci sono: alitosi, tracce di sangue quando ci si lava i denti, gengive gonfie, mobilità dentaria, ascessi, recessione gengivale, ipersensibilità dei denti.

Come avviene? Se la pulizia viene meno, ha inizio un processo infiammatorio che inizialmente coinvolge solo la gengiva (gengivite), caratterizzata da sanguinamento delle gengive e forte dolore e che, col tempo, si estende ai tessuti parodontali più profondi. Il tartaro così accumulato e la placca possono portare alla formazione di tasche parodontali. Queste possono crearsi attorno ad uno o pochi denti, oppure distribuirsi in modo omogeneo nella bocca.

Come prevenirla? Lavare i denti dopo aver mangiato rimuove placca e residui di cibo tra denti e gengive, utilizzare il filo almeno una volta al giorno rimuovendo le particelle di cibo e placca che lo spazzolino non può raggiungere, utilizzare un collutorio può aiutare a ridurre la placca e rimuovere le particelle di cibo che filo interdentale e spazzolino non raggiungono e controllare le proprie abitudini, la dieta, il fumo, ma anche l’età e la genetica, possono aumentare il rischio di andare incontro al disturbo parodontale. Se pensi di essere a rischio, parlane subito col dentista.

Se le tue gengive sono gonfie, doloranti e sanguinanti, rivolgiti subito a Dental One, non aspettare.

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