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Impianti a carico immediato:

L’impianto dentale a carico immediato permette di sostituire in modo efficace e in sole 24 ore uno o più denti mancanti a causa dell’età o di traumi alla bocca. L’impianto è una vite artificiale che viene inserita chirurgicamente nell’osso, alla quale viene ancorata una protesi dentale fissa o mobile.

Tale tecnica viene utilizzata soprattutto per la riabilitazione di arcate intere ed offre una valida alternativa all’implantologia tradizionale.

a chirurgia implantare a carico immediato, quindi, permette di applicare una forza su un impianto al momento stesso dell’intervento chirurgico mediante il posizionamento di un manufatto protesico (corona, ponte, etc.) direttamente avvitato sull’impianto.

Anche in presenza di carico immediato è necessario limitare al massimo i micro movimenti, al fine di non interferire con l’osteointegrazione e perdere gli impianti. Tale scopo può essere ottenuto, in presenza di impianto singolo, evitando il più possibile i contatti in occlusione, e in presenza di più impianti, solidarizzandoli tra loro per mezzo di barre o strutture di rinforzo.

Carico immediato con chirurgia guidata

Normalmente il sistema più preciso, esteticamente valido e sicuro per poter mettere degli impianti a carico immediato è eseguire l’intervento – spesso senza punti – mediante la chirurgia guidata. Attraverso questa procedura è possibile sapere in anticipo la posizione esatta dell’inserimento degli impianti. Il tutto è pianificato tramite Tac al computer così da poter costruire le protesi prima dell’intervento e poterle avvitare anche il giorno stesso dell’operazione.

La chirurgia guidata richiede una serie di appuntamenti prima dell’intervento chirurgico, durante i quali vengono registrate le impronte dentarie e studiati i parametri funzionali ed estetici di ogni singolo paziente

Carico immediato con chirurgia tradizionale

È possibile risparmiare eseguendo l’inserimento degli impianti attraverso una chirurgia tradizionale. Eseguiti gli impianti si trasforma la protesi mobile in protesi fissa forandola in corrispondenza degli impianti una volta eseguito l’intervento e permettendone quindi l’avvitamento sugli impianti stessi ed eliminando porzioni fastidiose della protesi mobile come flange e palato.

Questa soluzione non ha le caratteristiche di precisione ed estetica della precedente ma è una soluzione più economica e comunque valida. 

Impianti singoli e impianti multipli

Ovviamente, il bloccaggio di più impianti tra loro, riduce fortemente il rischio di sottoporre i singoli impianti a tali micro movimenti, distribuendo le forze masticatorie su una superficie più ampia offerta dalle strutture di supporto (barre avvitate, splintaggi, connettori, etc.).

Per quanto riguarda gli impianti singoli, in condizioni cliniche standard, l’impianto può essere sottoposto a carico immediato solo nel caso in cui la sua stabilità primaria sia estremamente elevata. In ogni caso, un impianto singolo a carico immediato viene solitamente sottoposto ad un carico non funzionale mediante infraocclusione; in sintesi, la corona singola viene avvitata sull’impianto ma viene realizzata in modo da non entrare in contatto con i denti antagonisti durante la chiusura della bocca.

Ovviamente, durante la masticazione, tali contatti non possono essere evitati del tutto ed il rischio di insorgenza di micro movimenti deleteri per l’osteointegrazione non può essere completamente esclusa sia nel caso di più impianti multipli solidarizzati o ancor più nel caso di impianto singolo.

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