Gengivite e come curarla :
Anche se puoi aver notato alcuni segni di disturbo gengivale come gengive che sanguinano, gengive gonfie o arrossate, potresti non essere consapevole di avere problemi gengivali finché non effettui una visita dal dentista. Dal momento che la gengivite, il primo stadio dei disturbi gengivali, può non essere dolorosa, spesso chi ce l’ha non se ne accorge. Può anche passare inosservata nei fumatori, visto che il fumo può nascondere i primi sintomi.
Per questo motivo è molto importante andare dal dentista per controlli regolari, dal momento che l’esame di un professionista può individuare i sintomi dei disturbi gengivali anche se non sono manifesti, permettendoti così di prendere provvedimenti prima che peggiorino.
La gengivite è spesso provocata dall’accumulo della placca batterica sulle superfici dei denti o negli spazi interdentali. Se non viene rimossa, ad esempio con l’uso regolare dello spazzolino, può irritare le gengive, provocandone l’arrossamento e il gonfiore nonché il sanguinamento e, con il passare del tempo, una recessione graduale. Nei casi più gravi, le gengive possono essere talmente danneggiate da coinvolgere anche gli altri tessuti di sostegno del dente, fino all’osso.
Questa è la fase avanzata del disturbo gengivale: si chiama parodontite, è irreversibile e può causare la perdita dei denti.
COME PUOI PROVARE A FERMARE LA GENGIVITE?
Se il dentista ti diagnostica una gengivite, ti darà consigli su come trattarla a casa per impedirne il peggioramento.
La chiave per il successo del trattamento consiste nel controllare l’accumulo di placca batterica con delle buone abitudini di igiene orale.
La prima cosa è lavarsi i denti due volte al giorno usando la tecnica corretta per assicurarti di avere denti e gengive davvero puliti. Se sei a rischio di problemi gengivali gravi il dentista può suggerirti strumenti di pulizia specialistici per le zone difficili da raggiungere. Ad esempio spazzolini interdentali o monociuffo, o filo interdentale per rimuovere la placca dalle zone difficili, come gli spazi interdentali.
Secondo passo: usa un dentifricio specifico per ridurre l’accumulo della placca.
Se hai sintomi gravi, persistenti o più frequenti di disturbo gengivale, allora il dentista potrebbe consigliarti un breve trattamento con un collutorio a base di clorexidina, oltre a lavarti i denti due volte al giorno. La clorexidina agisce riducendo la placca batterica che può provocare i disturbi gengivali e ostacolandone l’adesione alle superfici dei denti.
arrossate, denti, dentifricio, disturbi, filo interdentale, fumo, gengive, gonfie, gonfiore, osso, placca batterica, sintomi, spazzolino, tecnica corretta, tessuti