Cos’è il filo interdentale e a cosa serve?
Si tratta di uno strumento usato per pulire lo spazio tra i vari denti che compongono le arcate mascellari e mandibolari. Si presenta come un filo di diversi materiali, in base a usi e necessità, confezionato in rotoli che consentono di estrarre piccole porzioni di materiale.
Come si usa il filo interdentale? Fa male alle gengive passarlo ogni giorno? Quale scelgo, cerato va bene? Sono queste le domande che i pazienti fanno a proposito di questo strumento per l’igiene orale. Ed è chiaro che sia così: il filo interdentale è scomodo, difficile da usare. Ma necessario.
Lavare i denti con lo spazzolino e usare il collutorio sono due passaggi importanti, ma non sufficienti per pulire realmente la bocca. Il filo è una soluzione ottima se vuoi togliere i residui di cibo dagli spazi interdentali, e prevenire la placca. In che modo procedere? Ecco una guida:
Come si usa il filo interdentale:
La tecnica per passare il filo tra i denti prevede un po’ di pratica all’inizio ma, di sicuro, una volta presa dimestichezza i tempi si riducono, in modo da trasformare l’appuntamento con questo passaggio un’attività di routine. Ecco come si usa il filo interdentale nei minimi dettagli.
- Prendi 20 centimetri di filo.
- Fissa il filo tra indice e pollice.
- Inserisci il filo tra i denti.
- Pulire le superfici laterali dei denti.
Questo significa che il filo non deve solo entrare tra i denti e raggiungere la gengiva ma si deve strofinare lungo i lati dei denti per detergere queste superfici. Eliminando residui di cibo che, sedimentandosi, danno il via ai processi di placca e al formarsi del tartaro.
Quante volte al giorno si usa il filo?
Il filo interdentale pulisce una parte nascosta del dente, di conseguenza dovrebbe seguire la regola che organizza lo spazzolamento generale: minimo tre volte al giorno. D’altro canto, per comodità e semplicità, si può dire che passare il filo una volta al giorno (meglio la sera) è sufficiente.
Si passa prima o dopo lo spazzolino?
Dopo aver definito quante volte passare il filo interdentale è giusto rispondere alla domanda successiva: meglio usarlo prima o dopo lo spazzolamento dei denti? Ci sono opinioni differenti a riguardo: alcuni specialisti suggeriscono di lavorare prima per facilitare l’azione dello spazzolino, altri preferiscono operare dopo per agevolare l’azione del filo. In realtà l’importante è non dimenticare mai di passarlo, a mio avviso preferibilmente prima.
Quali differenze con l’idropulsore:
Spesso si tende a confondere il lavoro del filo interdentale con quello dell’idropulsore (anche noto come idrogetto o doccetta dentale). Vale a dire uno strumento che crea un getto di acqua da dirigere negli spazi tra i denti per eliminare i residui di cibo.
Questo presidio per l’igiene orale domestica sfrutta il getto d’acqua prodotto dalla pompa per pulire gli spazi più stetti e difficili da raggiungere. Ed è perfetto nel momento in cui si porta un apparecchio ai denti e non è possibile passare il classico filo interdentale. Ma in sintesi, l’idropulsore non sostituisce l’efficacia del filo interdentale.
Perché il filo interdentale si spezza?
Può essere un campanello di allarme relativo alla presenza di carie o accumulo di tartaro. Se il filo, passando attraverso il dente, si spezza vuol dire che incontra superfici irregolari. Potrebbe essere un indice di eventuali problemi che intaccano la superficie dello smalto.
Quando passo il filo mi esce il sangue
Può essere sinonimo di un uso scorretto. Passare il filo interdentale tutti i giorni, infatti, è un buon modo per scongiurare carie, placca e tartaro e altri disturbi ma è anche vero che bisogna usarlo bene per evitare di lesionare la gengiva con relativa fuoriuscita del sangue. D’altro canto ci potrebbero essere anche altre cause legate al sanguinamento delle gengive mentre si passa il filo:
- Nuove abitudini di pulizia.
- Gengivite.
- Parodontite.
Nel primo caso parliamo di persone che non hanno mai utilizzato il filo interdentale. In questi casi, iniziando a seguire una buona igiene orale, si potrebbe assistere a un leggero sanguinamento che vengono stimolate in modo diverso. Situazione differente, invece, per i casi di gengivite/parodontite che prevedono una situazione da risolvere con l’aiuto del dentista. In ogni caso alla comparsa di sangue durante l’uso del filo interdentale il consiglio è quello di rivolgersi da uno specialista, in modo da risolvere qualsiasi dubbio.
Meglio filo o scovolino per i denti?
Dipende dallo spazio interdentale. Dove c’è spazio si può usare lo scovolino che ha maggiore efficacia in questi casi. Se lo spazio tra i denti è normale si può usare il filo. In ogni caso questa indicazione può essere chiesta al dentista.
Quale filo interdentale devo scegliere?
Basta andare in un qualsiasi supermercato o farmacia per scoprire una varietà di modelli che potrebbe mettere in difficoltà chi decide di usare il filo interdentale. La soluzione migliore: chiedere al proprio dentista quale soluzione usare. Che, di solito, si racchiude in queste alternative:
- Cerato.
- Non cerato.
Il primo scivola meglio tra i denti. Il secondo invece offre una maggiore aderenza e risulta meno tagliente.
Esistono anche fili interdentali specifici per chi usa apparecchi ortodontici e ha ponti o impianti: si tratta del classico filo interdentale che presenta però una parte esterna rigida, usata per infilare l’estremità, e una più spugnosa e densa.
cerato, denti, filo, gengive, placca, pulire, residui, spazi, spazzolino uso corretto